L’olivicoltura e le alte temperature: cosa succede e come intervenire

Le alte temperature e la produzione olivicola

L’olivicoltura e le alte temperature – In agricoltura, i fattori climatici condizionano direttamente la produzione e la qualità dei raccolti. Nell’olivicoltura, un’estate caratterizzata da umidità e piogge abbondanti può favorire lo sviluppo di agenti patogeni e, in particolare, della mosca olearia, un parassita molto dannoso per l’olivo. La sua presenza causa un calo nella resa produttiva e impone interventi fitosanitari aggiuntivi, aumentando i costi e incidendo negativamente sul prezzo finale di olio e olive.

Cosa accade quando le temperature sono troppo alte?

Quando le precipitazioni sono scarse e le temperature superano frequentemente i 35°C, soprattutto nei mesi compresi tra giugno e settembre, si verificano condizioni critiche. L’olivo è una pianta naturalmente resistente al caldo, ma ciò non significa che sia immune da problemi. Gli olivi giovani, con radici poco sviluppate, soffrono maggiormente la siccità: se non adeguatamente irrigati, possono seccarsi e morire.

Per gli esemplari adulti, il caldo intenso può ridurre la fotosintesi e causare una disidratazione dei frutti, con conseguente perdita di peso e qualità. Le olive si raggrinziscono, rallenta l’accrescimento e il contenuto in olio può diminuire in modo significativo.

L’irrigazione di soccorso come soluzione

Per far fronte al caldo estremo, è essenziale adottare strategie di irrigazione mirata. Non serve irrigare tutti i giorni: è sufficiente un intervento ogni 15-20 giorni, calibrato in base alle esigenze climatiche. È importante non eccedere: un’irrigazione insufficiente non porta benefici, ma una eccessiva irrigazione spreca risorse e può danneggiare l’apparato radicale.

Secondo studi agronomici, un apporto idrico corrispondente al 35% del fabbisogno consente di ottenere ottimi risultati in termini di resa e qualità dell’olio, soprattutto in suoli ben drenati e in assenza di piogge prolungate.

L’agricoltura di precisione come alleata

L’agricoltura moderna offre tecnologie in grado di monitorare umidità, evapotraspirazione e stress idrico, fornendo dati utili per decidere quando e quanto irrigare. Sensori, centraline meteo e app per l’agricoltura consentono agli olivicoltori di prevenire malattie, limitare i trattamenti chimici e garantire una produzione sostenibile anche in presenza di cambiamenti climatici.

Investire in questi strumenti significa migliorare la gestione aziendale, aumentare la resilienza delle colture e garantire una maggiore qualità del prodotto finito.

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