L’industria dell’olio d’oliva è in costante evoluzione, influenzata da una serie di fattori, tra cui le condizioni meteorologiche, la produzione agricola e le dinamiche di mercato globali. In questo articolo, esamineremo attentamente i prezzi previsti per la campagna olearia 2023/24, esplorando le prospettive e le tendenze che influenzeranno il settore. Scopriremo come le variabili chiave stanno plasmando il panorama economico per i produttori di olio d’oliva e cosa ci si può aspettare per il futuro di questa importante industria agricola.
La precedente campagna olearia portava con sé già diverse problematiche dal calo della produzione fino ad essere travolta in una crisi energetica vera e propria, dove si sono visti lievitare i prezzi in ogni settore. Da qui la scelta di molti produttori di trasformare meno olive in olio evo rispetto ai precedenti anni di raccolta.
Questo fattore è stato talmente fatale che verso la metà del 2023 l’Italia rimane quasi a zero con le riserve di oro verde, non riuscendo più a far fronte alle richieste dei clienti che per ovvie ragioni non potevano essere accolte a causa della carenza di prodotto; la conseguenza è stata un aumento dei prezzi all’ingrosso di quasi il 100% rispetto allo stesso periodo del precedente anno.
Come sarà la nuova raccolta?
Questa campagna olivicola ha sofferto allo stesso modo della precedente. Temperature troppo fredde fino alla metà di giugno hanno compromesso seriamente fioritura e allegagione delle piante di olivo; invece nel periodo estivo si sono registrate temperature sopra la media stagionale con precipitazioni pari a zero, in compenso però non vi è stato necessario intervenire per tenere sotto controllo i patogeni come la mosca.
A livello internazionale la situazione non sembra migliore difatti la Spagna scrive che questa per loro non sarà tra le migliori annate, stessa cosa per le restanti aree olivicole del mediterraneo.
Quali saranno i prezzi campagna olearia 2023/24?
Ad influire principalmente sono l’ulteriore aumento dei costi di produzione messi fortemente sotto pressione già dalla precedente campagna, registrando un rincaro di circa 30% per il 2022 e di un ulteriore 40% circa per il 2023, spremendo così ancor di più le tasche del consumatore finale. I prezzi dell’olio evo all’ingrosso quest’anno oscilleranno tra gli 8.50 e i 10 euro al chilo, questo è dovuto oltre ai fattori appena citati anche dal fatto che non vi sono abbastanza scorte vecchie di olio ma anche perché vi è un’alta richiesta e si prevede, nella campagna olearia 2023/24, una produzione di olio extravergine inferiore rispetto alle precedenti.
Come ogni anno noi di Olio Borrelli inaugureremo la nostra campagna olearia verso la fine di ottobre, condizioni meteo permettendo, quando le olive avranno raggiunto il loro giusto grado di maturazione per produrre un extravergine di Peranzana in conversione biologica di alta qualità.
Approfondisci leggendo Lavorazione delle olive e spremitura a freddo
Una volta raccolte, verranno raggruppate con delle reti e trasferite in cassoni di plastica forata così da permettergli di respirare ed evitare un rialzo della temperatura. Al termine della giornata vengono trasportate in frantoio dove saranno molite nell’immediatezza o comunque non oltre le 12h sfruttando le tecnologie più all’avanguardia per l’estrazione a freddo di questo pregiato olio E.V.O.
Una volta ottenuto il nostro olio di Peranzana in conversione biologica, il prodotto verrà stoccato in cisterne di acciaio inox o imbottigliato negli apposti contenitori pronti per la vendita al dettaglio.
Anche in questi periodi duri siamo sempre pronti per l’inizio di questa campagna olearia. Seguiranno foto e racconti di questa raccolta. Seguici sui social per restare aggiornato!