Come va servito l’olio extravergine all’interno dei locali di ristorazione?

Nell’articolo precedente abbiamo spiegato “come conservare l’olio extravergine di oliva”.
In questo articolo, invece, parleremo del modo in cui l’olio E.V.O. va servito all’interno di un pubblico esercizio.
Ad oggi purtroppo, come in molti rami del commercio, esistono numerosi casi di frodi e contraffazioni. Per eliminare questi fenomeni i legislatori negli anni hanno emanato diverse leggi e regolamenti; una di queste è proprio la legge n° 161 del 30 ottobre 2014 art. 18 comma 1 con la quale si impone a tutti coloro che offrono un servizio di ristorazione di servire al tavolo l’olio extravergine solo ed esclusivamente in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di idoneo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato nell’etichetta.
In conclusione la norma stabilisce che è assolutamente vietato l’utilizzo di ogni tipo di contenitore privo di tappo antirabbocco, come oliere o ampolle in quanto comportano una maggiore perdita delle capacità organolettiche e una drastica riduzione dei tempi di conservazione oltre al fatto che essendo prive di etichetta non garantiscono al cliente la qualità e la provenienza del prodotto.
La violazione comporta la confisca del prodotto e una sanzione amministrativa al titolare del pubblico esercizio che va da euro 1.000 a euro 8.000.

L’etichetta è la carta d’identità dell’olio extravergine di oliva.

Ognuna di essa deve contenere i seguenti dati:

• Nome e ragione sociale dell’azienda produttrice
• Denominazione di vendita (es. Olio extravergine di oliva; olio vergine; olio di sansa di oliva;)
• Luogo di origine (Italia o Europa – indicazione obbligatoria solo per extravergine e vergine)
• Categoria dell’ olio (es. per l’olio extravergine: olio di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente tramite procedimenti meccanici )
• Quantità netta (può essere indicata in litri, centilitri o millilitri – es. 25 cl; 50 cl; 750 ml; 5 Litri ecc..)
• Condizioni di conservazione (es. tenere lontano dalla luce e da fonti di calore)
• Termine minimo di conservazione ( non coincide con la data di scadenza ma con il tempo in cui l’olio evo inizia a perdere le sue proprietà organolettiche. Sull’etichetta troverete la dicitura: “consumare preferibilmente entro.”)
• Tabella nutrizionale (la tabella nutrizionale deve contenere obbligatoriamente: valore energetico, quantità grassi e acidi grassi saturi, quantità di proteine, quantità di sale; Inoltre può essere integrata da altre indicazioni, facoltative, come:
acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, polioli, amido, fibre, sali minerali o vitamine.
N.B. I valori devono essere espressi tutti in grammi.

• Luogo di confezionamento
• Lotto di produzione (preceduto dalla lettera “ L ” )
• Data di confezionamento
• Anno di raccolta

Come va servito l’olio extravergine

Olio Borrelli fornisce la massima trasparenza nella produzione del suo olio extravergine di oliva di Peranzana attraverso la tracciabilità, la visita personale dei clienti presso i luoghi di raccolta – trasformazione e confezionamento del prodotto e la corretta compilazione della propria etichetta nel rispetto delle normative vigenti.

In quali confezioni deve essere contenuto l’olio E.v.o. destinato alla vendita?

La norma stabilisce che l’olio extravergine di oliva può essere venduto in formati con una capacità massima di 25 litri, ma vengono fatte delle distinzioni tra ristoranti, mense o collettività simili e consumatori finali.

Le confezioni utilizzabili da ristoranti, mense e collettività simili utilizzati solo ed esclusivamente per la preparazione dei pasti devono essere:
1. Di capacità non superiore ai 25 litri;
2. Etichettati secondo le normative vigenti;
3. Provvisti di un sistema di chiusura che perde la sua integrità dopo il primo utilizzo;

Invece, le confezioni messe a disposizione del cliente privati o dei clienti di un pubblico esercizio devono essere:
1. Di capacità non superiore ai 5 litri;
2. Dotati di tappo antirabbocco;
3. Etichettati secondo le normative vigenti;
4. Provvisti di un sistema di chiusura che perde la sua integrità dopo il primo utilizzo.